È INIZIATO L’ANNO DELLA TIGRE

Il 2022 è l’Anno della Tigre e ora è davvero iniziato. Il WWF, nel suo ultimo rapporto sulla conservazione del grande felino, mostra come la tendenza secolare di declino delle tigri sia stata finalmente invertita e lascia ben sperare che la battaglia per la tutela di questa specie possa diventare una storia di successo nel campo della conservazione.
Nel precedente anno della Tigre, il 2010, è nata la Global Tiger Initiative ed è stato convocato il primo incontro internazionale per la conservazione della tigre, il Tiger Summit di San Pietroburgo. L’evento e l’iniziativa hanno innescato una collaborazione internazionale tra i governi dei 13 paesi ricadenti al’interno dell’areale di distribuzione della tigre e la comunità di conservazione globale verso un obiettivo comune per il recupero della specie. Questo evento ha rappresentato un punto di svolta nella storia della conservazione della tigre e un importante impegno politico.
Il report intitolato Impact on Tiger Recovery 2010-2022 del WWF riassume più di un decennio di lavoro e collaborazione per la conservazione della tigre, elencando nel dettaglio, sia le lezioni apprese, che le sfide da affontare per garantire un futuro a questo iconico grande felino.
Glucosio: scoperto meccanismo che rafforza i vasi sanguigni

Team di ricercatori internazionale apre nuove strade .per sconfiggere diabete e arteriosclerosi
Ricercatori dell'Università di Padova scoprono un meccanismo metabolico che ha un ruolo fondamentale nel rafforzamento dei vasi sanguigni e apre nuove possibili strade per sconfiggere il diabete e l’arteriosclerosi. Il diabete e l’arteriosclerosi, pur avendo caratteristiche differenti, spesso si presentano nello stesso paziente e sono tra le principali problematiche per la salute pubblica nel nostro paese. Il diabete è una malattia caratterizzata dall’aumento nel sangue dei livelli di glucosio e rappresenta una delle sfide della medicina moderna essendo in costante e rapida crescita nel mondo occidentale passando in pochi anni in Italia da una incidenza nella popolazione del 3,8% al 5,8%.
Scoperto uno dei più antichi templi buddhisti nel Gandhara

La scoperta di uno dei più antichi templi buddhisti al mondo nell’antica città di Barikot, nella regione dello Swat, è il frutto dell’ultima campagna di scavo della missione italiana in Pakistan. La datazione si attesta intorno alla seconda metà del II secolo a.C., ma probabilmente risale ad età più antica, al periodo Maurya, dunque III secolo a.C., ma solo le datazioni al radiocarbonio (C14) ce ne daranno certezza. La scoperta getta una nuova luce sulle forme del buddhismo antico e la sua espansione nell’antico Gandhara e aggiunge un nuovo tassello a ciò che si conosce sull’antica città.
Direttore di quella che è la più antica missione archeologica italiana attiva in Asia è da diversi anni il professor Luca Maria Olivieri dell’Università Ca’ Foscari Venezia (Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea). La missione fondata nel 1955 da Giuseppe Tucci è gestita dal 2021 anche dall’ Ateneo veneziano in collaborazione con l’ISMEO (Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente), con il co-finanziamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con il dipartimento provinciale pakistano di archeologia (DOAM KP) e con il locale Swat Museum.
Sulla Terra ci sono 9.000 specie di alberi ancora da scoprire

Secondo la prima stima mai realizzata a livello globale, le specie arboree esistenti sarebbero circa 73.000, il 14% in più rispetto a quelle attualmente note. E circa un terzo delle specie ancora sconosciute
sarebbero rare: un dato che sottolinea la grande ricchezza degli ecosistemi e al tempo stesso la loro alta vulnerabilità ai cambiamenti prodotti dall’azione dell’uomo.
Potrebbero esserci circa 9.000 specie di alberi ancora da scoprire sul nostro pianeta, di cui circa un terzo sarebbero specie rare, con una popolazione molto limitata e circoscritta in aree molto piccole. È uno dei risultati della prima stima mai realizzata della ricchezza di specie arboree a livello globale.
Lo studio – pubblicato sulla rivista PNAS – arriva grazie ad un ampio progetto internazionale, durato tre anni, che ha stimato in circa 73.000 il totale delle specie di alberi oggi esistenti. L’analisi sottolinea la grande ricchezza degli ecosistemi terrestri e al tempo stesso quanto la biodiversità delle foreste sia vulnerabile ai cambiamenti generati dall’azione dell’uomo (dall’utilizzo del suolo alla crisi climatica), minacciando in particolare le specie più rare. “Conoscere la diversità e la ricchezza in specie degli alberi è fondamentale per preservare la stabilità e la funzionalità degli ecosistemi”, spiega Roberto Cazzolla Gatti, professore al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna e primo autore dello studio.
Pubertà precoce: in Italia raddoppiati i casi nelle bambine durante la pandemia

Lo stress causato dall’isolamento e la sedentarietà tra le cause più probabili del fenomeno. Lo studio promosso dal Bambino Gesù insieme ad altri 4 Centri di Endocrinologia pediatrica
I casi di pubertà precoce o anticipata osservati nel semestre marzo-settembre 2020 in Italia sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019: lo dimostra uno studio osservazionale coordinato dall’Ospedale Bambino Gesù che ha coinvolto i centri di Endocrinologia pediatrica dell’Ospedale Gaslini di Genova, del Policlinico Federico II di Napoli, dell’Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari e della Clinica Pediatrica Ospedale di Perugia. In totale sono stati rilevati 338 casi contro i 152 dell’anno precedente, con un aumento pari al 122%. Il fenomeno ha interessato soprattutto bambine di età intorno ai 7 anni. Lostudio, pubblicato da Endocrine Connections, conferma i numeri della precedente ricerca del Reparto di Endocrinologia del Bambino Gesù, guidato dal prof. Marco Cappa nell’ambito dell’Unità di Ricerca di Terapie Innovative per le Endocrinopatie (Italian Journal of Pediatrics 2021) e prova a gettare luce sulle cause. Attraverso interviste telefoniche alle famiglie dei pazienti sono stati raccolti i dati necessari per valutare anche i possibili fattori predisponenti.
Will Omicron end the pandemic? Here’s what experts say

The variant’s rapid spread, different vaccine strategies and varying levels of immunity worldwide make the pandemic’s future difficult to model.
On 11 January, just seven weeks after the Omicron variant was first reported, the World Health Organization (WHO) warned of a “tidal wave” of infection washing from west to east across the world. Fifty of the 53 countries in Europe and central Asia had reported cases of Omicron, said Hans Henri Kluge, the WHO’s regional director for Europe.
ORSO MARSICANO, IL PIÙ RARO D’EUROPA

È l’orso più raro d’Europa ma vive in un campo minato, il nostro territorio: per questo l’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) è la specie scelta dal WWF quest’anno per dare il via alla campagna ReNature 2022 che punta a tutelare e rigenerare il nostro capitale naturale, a beneficio delle generazioni attuali e future.
L’orso marsicano è ridotto a 50-60 individui relegati in una ristretta porzione dell’Appennino centrale, quasi interamente nei confini di due parchi nazionali: Parco Nazionale d’ Abruzzo, Lazio e Molise e Parco Nazionale della Maiella. Un nucleo così ridotto è a forte rischio di estinzione e per questo il WWF ha messo in campo tutti gli sforzi possibili per raddoppiare la popolazione entro il 2050.
Abbiamo meno di 30 anni per creare una cintura di sicurezza intorno alla core area dell’orso marsicano, creare cioè le condizioni affinché il plantigrado possa espandersi in maniera naturale nel territorio: serve ripristinare decine di sottopassi stradali abbandonati e impraticabili per gli animali, distribuire nuove recinzioni a tutela degli allevamenti, installare dissuasori acustici e ottici che scoraggino gli orsi ad attraversare le strade più pericolose, rimuovere le risorse trofiche che attraggono gli orsi nelle aree urbane sostituendo, ad esempio, i cassonetti attuali con modelli a prova di orso, favorire la convivenza con le popolazioni locali superando pregiudizi e diffidenza te, come avviene con il progetto LIFE ArcProm svolto insieme al parco della Maiella.
Farmaci nel disturbo bipolare: concentrazioni plasmatiche mai tossiche ma sub-terapeutiche in un terzo dei pazienti

La ricerca delle Università di Pisa e L’Aquila e dell’Aoup sulla rivista Pharmaceuticals.
L’analisi di 20mila campioni di plasma provenienti dall’Aoup ha mostrato che un terzo dei pazienti affetti da disturbo bipolare e trattati con litio e acido valproico hanno una concentrazione plasmatica di questi farmaci più bassa rispetto a quella consigliata. La notizia pubblicata sulla rivista Pharmaceuticals arriva da uno studio di cinque anni delle Università di Pisa, dell’Aquila e dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Aoup).
“Dalla nostra analisi emerge come livelli tossici di litio e acido valproico siano stati trovati molto raramente - spiega il professore Marco Scarselli (foto) del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Ateneo pisano - mentre una percentuale rilevante di pazienti, circa un terzo, aveva valori di concentrazione sub-terapeutici, cioè più bassi rispetto a quelli consigliati”.
IL 2 FEBBRAIO È LA GIORNATA MONDIALE DELLE ZONE UMIDE

È possibile scoprirne la bellezza in decine di Oasi WWF in tutta Italia dal 2 al 6 febbraio, con passeggiate, visite guidate e workshop.
Lagune, stagni, laghi, paludi, risorgive: sono le wetlands, aree chiave per la biodiversità e, cosa meno nota, anche per la nostra sopravvivenza. In loro onore, il prossimo 2 febbraio si celebra la Giornata mondiale delle Zone Umide (World Wetlands Day, WWD), data che ricorda l’adozione della Convenzione omonima per la loro tutela, firmata il 2 febbraio 1971 nella città iraniana di Ramsar. Equest’anno il WWD ha uno speciale significato, in quanto lo scorso anno è stato riconosciuto ufficialmente anche dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Lo slogan di questa edizione è “Value, Manage, Restore, Love Wetlands”: riconoscerne il valore, proteggerle e gestirle adeguatamente, ripristinarle laddove le abbiamo distrutte, e imparare ad amarle per la loro bellezza e la loro importanza, a partire dalla loro incredibile biodiversità. Ma le wetlands sono fondamentali anche per la nostra sopravvivenza grazie al loro ruolo di serbatoi di carbonio e contrasto al cambiamento climatico, azione di depurazione delle acque, protezione da inondazioni, fornitura di fibre e materiali, oltre ad ospitare migliaia di specie ad esse legate.
In Italia, dalle Alpi al Mediterraneo, sarà possibile scoprirle dal 2 al 6 febbraio in molte Oasi WWF, attraverso passeggiate, visite guidate, workshop fotografici ed altri eventi per far scoprire a tutti la bellezza e l’importanza di questi ambienti unici.
Sardegna, rifiuti agricoli da problema a risorsa: al via il progetto pilota Polieco

Rifiuti plastici non pericolosi provenienti dal comparto agricolo inviati alla corretta filiera del riciclo, con la rimozione di numerose tonnellate di teli da serra, ali gocciolanti e altri materiali residui dell’attività di lavorazione dei campi.
Il risultato dell’iniziativa progettuale promossa dal Consorzio dei rifiuti dei beni in polietilene Polieco e dal Comune di Bari Sardo, nella provincia di Nuoro, sigilla una serie di incontri e tavoli di lavoro, cui ha preso parte anche il deputato Alberto Manca, che hanno consentito l’attuazione di una buona prassi di economia circolare. Attraverso un’impresa associata del Polieco, sono stati prelevati cumuli di rifiuti che per lungo tempo erano rimasti stoccati nelle aziende agricole del territorio.
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