Discovery of natural compounds that inhibit SARS-CoV-2 main protease through virtual screening
The fight against the COVID-19 pandemic is an international scientific challenge regarding the search for strategies to fight the viral infection and prevent its damaging consequences. Besides the vaccines and approved drugs by the health authorities, it is necessary to find new treatments to fight against the viral infection once this appears.
A study published in the Journal of Chemical Information and Modeling has identified a series of natural products able to inhibit Mpro, the main protease of SARS-CoV-2. Mpro is a non-structural protein with an essential role in the replication and transcription of this virus, and it is regarded as a potential therapeutic target, for its inhibition could prevent the virus from progressing.
The study is led by Professor Jaime Rubio Martínez, from the Faculty of Chemistry and the Institute of Theoretical and Computational Chemistry (IQTC) of the University of Barcelona, and it can shed light on the design of new therapeutic strategies to fight COVID-19. This new scientific advance is based on the use of in silico virtual screening, a computational analytical technique of molecules placed in databases to identify and select compounds that are candidates of potential pharmacological interest.
Cos'è il disturbo bipolare
Il disturbo bipolare colpisce 1-2 persone su 100 ed è caratterizzata da un umore oscillante tra due estremi: la fase maniacale e la fase depressiva.
La fase depressiva
È del tutto sovrapponibile alla depressione maggiore, per cui ci sono sentimenti di inadeguatezza, abbassamento dell’umore, idee pessimistiche, perdita di interesse per le attività a cui prima ci si dedicava con piacere. Perdita dell’appetito, mancanza di sonno o viceversa si passa l’intera giornata a letto. Questa fase può, inoltre, complicarsi con sintomi psicotici: ci possono essere dei deliri di rovina, catastrofismo, oppure idee di suicidio.
La fase maniacale
È esattamente l’opposto: grande energia, estremo ottimismo, sicurezza di sé, che può portare a prendere decisioni avventate o potenzialmente dannose, come spendere molto denaro. Non si sente il bisogno di dormire e c’è una propensione per un’attività sessuale promiscua ed esibita. Talvolta la spiccata tendenza a prendere iniziative può essere proficua sotto il profilo lavorativo. Può capitare, infatti, che chi è affetto da disturbo bipolare sia una persona di successo, proprio perché la fase manicale può essere propulsiva per le proprie aspirazioni. Ma anche la fase maniacale può complicarsi con idee deliranti di grandezza o di onnipotenza, anche con sentimenti paranoidi e di persecuzione.
Allarme plastica, nuovo report WWF
L’INQUINAMENTO DEGLI OCEANI SARÀ 4 VOLTE MAGGIORE ENTRO IL 2050
IN MOLTE AREE, TRA CUI IL MAR MEDITERRANEO, È GIÀ STATA SUPERATA LA SOGLIA MASSIMA DI INQUINAMENTO PERICOLOSO DA MICROPLASTICHE
L’appello in vista della prossima Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente – UNEA (28 febbraio-2 marzo) perché si adotti finalmente un Trattato globale legalmente vincolante
Un nuovo report del WWF analizza oltre 2.590 studi sull’inquinamento da plastica negli oceani e fornisce l’analisi completa degli impatti che sta causando sulle specie e sugli ecosistemi marini: una vera e propria crisi planetaria, secondo la definizione data dalle Nazioni Unite.
Secondo il report è probabile che la crescita prevista dell’inquinamento da plastica comporterà in molte aree rischi ecologici significativi che indeboliranno gli attuali sforzi per proteggere e aumentare la biodiversità, se non si interverrà ora per ridurre la produzione e l’uso della plastica a livello globale. Basti pensare che la massa (in peso) di tutta la plastica presente sul Pianeta è il doppio della biomassa totale degli animali terrestri e marini messi insieme!
Un nuovo sensore per misurare il livello di anticorpi neutralizzanti contro SARS-CoV-2
Messo a punto da un gruppo di ricerca guidato da studiosi dell’Università di Bologna, il dispositivo è rapido, efficace, affidabile ed economico: potrebbe essere utile sia in campo clinico che per lo sviluppo di nuovi vaccini anti COVID-19 Una nuova tecnologia – rapida, efficace, affidabile ed economica – per misurare il livello di anticorpi neutralizzanti contro SARS-CoV-2 presenti nel sangue, ma anche per testare l’efficacia di nuovi vaccini anti COVID-19. Presentato su Communications Materials, rivista del gruppo Nature, il dispositivo è stato messo a punto da un gruppo di ricerca guidato da studiosi dell’Università di Bologna.
Si tratta di un “transistor elettrochimico organico” (OECT – Organic Electrochemical Transistor), basato su un particolare polimero conduttivo (Pedot:Pss), che permette di monitorare a distanza e in tempo reale l’integrità del tessuto cellulare riuscendo così a capire se una coltura in vitro infetta dal coronavirus è protetta o meno dagli anticorpi neutralizzanti presenti nel siero sanguigno. È la prima volta che un sensore di questo tipo viene utilizzato su SARS-CoV-2, e lo stesso strumento potrebbe in futuro essere adattato anche per altre tipologie di virus.
Arriva “Greenpizza”, il podcast di Greenpeace Italia con notizie appena sfornate sulla difesa del Pianeta
Si chiama Greenpizza ed è il primo podcast originale realizzato da Greenpeace Italia. Il nuovo prodotto editoriale dell’organizzazione ambientalista (disponibile a partire da oggi su https://greenpizza.buzzsprout.com/ e su tutte le principali piattaforme come Spotify, Amazon Music e Apple podcast) ogni settimana affronterà con un ospite diverso i temi più scottanti del pianeta: clima, inquinamento, allevamenti intensivi, mobilità, greenwashing e molto altro.
Il primo episodio di Greenpizza si intitola Nel 2022 salveremo il Pianeta? ed è dedicato alla crisi climatica e al caro bollette. Ospite il giornalista e conduttore Riccardo Iacona, che parlerà di cambiamenti climatici, con anticipazioni sulle nuove inchieste di PresaDiretta, al via da questa sera su Rai3.
Una dieta per il pianeta: la sfida per un sistema alimentare sano e sostenibile
È possibile garantire una dieta sana per una popolazione futura di 10 miliardi di persone rispettando le soglie di sostenibilità del pianeta?
Con una pubblicazione sulla prestigiosa rivista Nature Food, Marta Tuninetti, Luca Ridolfi e Francesco Laio del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI del Politecnico di Torino, propongono un indicatore, il Diet Gap, per misurare l’inadeguatezza dei sistemi alimentari attuali dal punto di vista della salute e della sostenibilità.
Le abitudini alimentari sono peculiari del paese in cui viviamo e possono essere molto diverse da quelle di altri paesi per ragioni legate al contesto storico, religioso, culturale, economico e sociale: “siamo quello che mangiamo”.
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